domenica 30 giugno 2013

Bogong In Action - MAHALO (2013)

Il trio pugliese Bogong In Action, ci presenta il loro quarto disco dal titolo "Mahalo" uscito per Lemming Records il 17 Giugno e registrato interamente live con un unico microfono panoramico.

Un bel disco il loro, formato da 8 tracce di pura energia e di noise cattivo.
Le urla isteriche belle tese non lasciano rilassare l'ascoltatore neanche un secondo, così come i suoni che disegnano scenari intrisi di psichedelia omicida.
L'album scorre meravigliosamente bene, traccia dopo traccia, è impossibile annoiarsi, è impossibile non rimanere affascinati da questo lavoro, "Silver Teeth", la micidiale "Being Fat Sucks" dal finale martellante e paranoico, l'assillante e mefistofelica "Inside My Chicken" sono tra le mie preferite.

E' sempre un piacere poter ascoltare band valide come loro nel nostro Paese, magari lo è ancora di più se vengono supportate dal pubblico che è sempre diffidente ad alzare il culo per andarle a sentire.
Consiglio vivamente i Bogong ed invito chiunque si trovi a leggere questa recensione o comunque abbia la fortuna di ascoltarli dal vivo, a tirar fuori la moneta e ad acquistare il loro disco, che è bello bello dall'inizio alla fine! 
"Mahalo" .


TrackLists:

1- Silver teeth
2- Insects and shit
3- Golconda Diamonds
4- Being Fat Sucks
5- Mario Noviello
6- Inside My Chickens
7- Political Mirror
8- Bodies in Conflict


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sabato 29 giugno 2013

Psychodeus - AN ODE TO THE NUMINOUS EP (2013)

Nel 2011, a Napoli, nascono gli Psychodeus.
Le composizioni miscelano noise, psichedelia, krautrock, visioni cosmiche, rituali, animalismo e Ufo, attraverso l'utilizzo di synth e textures noise che si alternano a pattern ritmici serrati. A Maggio 2013 esce questo Ep magistralmente lisergico, totalmente autoprodotto e registrato in presa diretta al Sonic Temple Studio (SA).

Circa 25 minuti di puro noise e sonorita' spettacolari, questo è "An ode to the numinous".
Il trio ci sa fare e si diverte a giocare con le atmosfere date dai synth, che accompagnati da una chitarra acida e incazzata riescono a catturare l'attenzione dell'ascoltatore.
Due brani a formare l'Ep, il primo dal titolo "Maelstrom" con un inizio spaziale, la batteria martellante e un ritmo drum 'n bass che completa questo quadro inquietante.
Un brano in continua evoluzione, dove il punto di forza avviene con l'entrata della chitarra di Paolo, che segna una svolta totalmente visionaria, enfatizzandolo ed esaltando la finezza del complesso.
Chiude "Ceremonies of passage" che si divide in 4 parti: 
I. My separation from Wondjina (pre-birth)
II. The spirits suggest a name (post-birth)
III. On the mountain I become a Wulla-mullung (adulthood)
IV. Among Irrernte-arenye (after-death)
Definirei questo brano alquanto geniale, come loro d'altronde.
Una canzone suddivisa appunto in quattro parti che spiegano l'inizio e la fine... e non c'è modo di fuggire.

Aspettiamo con ansia il loro primo full-lenght, intanto vi consigliamo di entrare nel loro mondo e di ascoltarli attentamente, non ve ne pentirete!


TrackLists:


1-Maelstrom

2-Ceremonies of passage


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martedì 4 giugno 2013

Precariato Armato - PRECARI E SENZA FUTURO (2013)

I Precariato Armato supportano l'autoproduzione e l'etica D.I.Y. Dopo vari cambi di line-up, finalmente trovano quiete dando vita al demo "Precari e senza futuro", che già dal titolo ci accorgiamo subito il tema principale di cui tratta il disco.

Premetto subito che la registrazione non è il massimo, anzi forse è davvero pessima, ma il cuore e la forza con cui la band suona questi 6 brani è davvero apprezzabile.
Scorrono alla grande pieni di energia, tra urla e distorsioni varie, e accennando anche ai Verdena di "Bevimi"... 

Le idee non sono male, solo che se fossi in loro spenderei più tempo nel sistemare la scrittura dei pezzi e soprattutto migliorare la qualita' del suono.. comunque è una band che consiglio e mi auguro che in futuro esca con un nuovo lavoro ben prodotto.
In bocca al lupo!


TrackLists:

1-Another Chance
2-Apathetic Bastards
3-Let's do the twist
4-F.T.S
5-Stato Precario
6-Shit & Dreams


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venerdì 31 maggio 2013

The Child of A Creek - THE EARTH CRIES BLOOD (2012)

Un progetto, che in verita' nasconde una " One Man Band", dal quale nasce "The Earth Cries Blood".
Cantato, Scritto, Composto, Suonato, Registrato, Mixato e Prodotto da The Child of A Creek con chitarre acustiche, chitarre elettriche, flauto, piano, piano elettrico,organo, arrangiamenti d’archi e sintetizzatori. 
Il disco esce per la "Seahorse Recordings" e viene distribuito da: Audioglobe (ITA), Eclipse Records (USA), Norman Records (UK), IODA (USA) .

Undici tracce ad accompagnarci in un viaggio fatto di natura, attimi sognanti e da melodie quasi fiabesche, la voce in perfetta armonia con gli strumenti che non suonano mai note banali e mai ci fanno annoiare l'orecchio.
Un misto perfetto tra psichedelia e sincerita' come possiamo percepire in "Morning Comes", prosegue così il disco, fino ad arrivare a "Leaving this Place", che con il suo riff iniziale ci rimanda a quello che furono gli anni settanta.
"Black storms fly High", una lacerante ballata dove una chitarra elettrica dalle distorsioni taglienti, fa capolino per poi lasciare di nuovo spazio a quel mood delicato e quasi timido che sussurra come a non voler disturbare l'ascoltatore.
Ogni traccia racchiude la propria vita, ogni traccia ha un suo paesaggio vivente di sensazioni a volte inquiete e a volte malinconiche, misteriose come possiamo ascoltare in "Don’t Cry to the Moon", con la partecipazione vocale di Pantaleimon (Current 93), una scelta perfetta a mio avviso.
Con "My Will to Live" si arriva quasi alla fine dell'album, un misto tra i "Doors" e i "New Order", questi ultimi per via del muro massiccio di synth che si alza solo in determinati punti del pezzo, per poi lasciare spazio alla traccia finale dal titolo "The Earth Cries Blood".
Ad ascoltarla si ha la sensazione che ci sia stato un passato non proprio facile dietro a questo grande Artista, e che tutto quello che c'era da tirar fuori è stato racchiuso in questi 11 pezzi, traccia dopo traccia sembra quasi che si implori una tranquillita' interiore che stenta ad arrivare.. ma che dopotutto ci rende ancor di più meraviglioso questo viaggio d'ascolto magicamente fatiscente.

Ascoltatelo, divoratelo e seguite The Child of A Creek, che voi possiate non saziarvi mai abbastanza.

TrackLists:

1- Morning Comes 
2- Remembrances 
3- Journeys of Solitude and Loss
4- Leaving this Place 
5- Black Storms fly High 
6- Terrestre 
7- The Long Way Out
8- Birds on the Way Home
9- Don’t Cry to the Moon 
10- My Will to Live 
11- The Earth Cries Blood





GueRRRa - LAMPO (2012)

Il trio malefico dei GueRRRa  (Marco Stentella alla chitarra, Francesco Frabollini al basso e Giulio Marconi alla batteria)  ci propone un' opera schizofrenica dal titolo “Lampo”, composto da  13 tracce  infuse di  matematico jazz e furia hard(E)core.

I loro pezzi sono caratterizzati da una pura follia e maniacale e tracotante velocità intrisa da persecuzione, infatti ogni traccia ha la propria autonoma vita e cazzi vostri, perché, dovrete certamente stare dietro ai loro ritmi, c'è poco da fare! Nell'insieme questo lavoro dimostra proprio la loro capacità nello sperimentare due generi che molto spesso rifiutano il dialogo, ed è proprio grazie a loro che si può affermare che  basta proprio la bravura per connettere l'universo musicale.
Ricordiamo  “Caporetto” e “3 R” dove  è palese la fusione dei generi precedentemente citati,  tra le preferite inseriamo il pezzo  “Termite”, magnetico ed enigmatico.
A chiudere questa folle idea  esclusivamente strumentale è il pezzo “ Lampo”, che sottolinea la matrice jazz, con attimi di hardcore che vi faranno di certo esaurire prima del tempo dovuto!


Consigliamo il prodotto a tutti coloro che  amano sperimentare, non ai pacati e giovani ragazzi che amano la tranquillità!

TrackLists:

1-Maratta
2-GueRRRa
3-Golpe
4-L'altra
5-Krupp
6-Termite
7-Sbrat
8-Gavrilo Princip
9-Caporetto
10-Gerontofobia
11-3R
12-Blitzkrieg
13-Lampo



mercoledì 29 maggio 2013

The Terrorist Collective - COMBO PACK CASSETTE (2012)

The Terrorist Collective nasce nel 2005 a Firenze come The Terrorist, e si fa notare per il suo suono jazzistico nella sua prima formazione basso/batteria, affacciandosi al jazz con sfumature hardcore e pesanti. Dopo alcuni concerti nella zona di Firenze (Sesto) il batterista lascia il gruppo per studiare fotografia a Milano, da quel momento Baltazar dopo alcuni anni torna in Perù e riforma il gruppo ribattezzandolo The Terrorist Collective, diventando così : due bassisti, un batterista e suoni ambientali.

Sto ascoltando il demo da circa un'ora, e devo ammettere che è particolare e molto originale. Un dischetto fatto solo di tre tracce, di quelle che ti fanno viaggiar di brutto, come"Burracho Song", pezzo d'apertura che ti scaraventa un basso ossessivo e ripetitivo, distorto e maniacale con una batteria che lo segue alla perfezione per poi chiudere in maniera quasi melodica. L'entrata di "Attempthem" può sembrare "Gouge Away" dei Pixies, ma poi cambia completamente rotta per tornare di nuovo allo status Trip to Trip del demo, vari cambi di tempo rendono piacevole ancor di più il viaggio, qualche urlatina di tanto in tanto per poi lasciar spazio alla final track "Ictus".
Una chiusura ancor più malata dove in aggiunta troviamo un synth che sembra provenire da sottoterra, spara rumori inquietanti creando un'atmosfera a tratti spaziale e a tratti orientale come si può ascoltare dal 2:33 min.

Se cercate qualcosa di sperimentale e non noioso, allora date un orecchio a questa band Peruviana, rimetto in loop "Combo Pack Cassette", voi fate come volete... ma io ve lo consiglio!

TrackLists:

1-Borracho Song
2-Attempthem
3-Ictus


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Montauk - MONTAUK (2013)

Esclamare “Montauk” vuol dire immergersi in storie di vita familiare, sedersi in una panchina e riflettere osservando la vita di strada sotto la luce di un neon.
Ed è proprio da questa considerazione iniziale che voglio presentarveli, in quanto, stiamo descrivendo dei significanti, per eccellenza, detentori di un progetto che descrive anche attraverso illustratori e fumettisti  la nostra vita.

Il loro primo Ep è composto da 8 tracce dal titolo omonimo “Montauk”, registrato al vacuum studio ( Bologna) di Bruno Germano,  si ripromette di narrare la nostra realtà quotidiana, fatta di litri di vino  a buon mercato in (Io), dove  tutto quello che si sta facendo dovrebbe essere dipinto proprio  per spiegarlo meglio (Bruco),  e ancora ci si interroga affermando:  “prova tu a sognare d'inventare un nuovo rock” ( il Mondo).
I pezzi dei “Mountauk” affrontano diverse tematiche sociali riferendosi, in particolar modo a quel mondo giovanile con i suoi interrogativi e le sue incertezze; ribadiamo con loro il concetto della  vita che muore e poi vive.
Il brano che chiude questo progetto è  Piove, coinvolgente, triste, rappresenta  quasi una denuncia, dando così un senso più esteso alle precedenti tracce.

Ottimo lavoro quello dei Mountauk, consigliato l'acquisto.

TrackLists:

1-Io
2-Come fossi il tuo cane
3-Il bruco
4-Song no tomorrow
5-Il mondo
6-Da quando sono siamo più
7-Nessuno partira'
8-Piove







martedì 28 maggio 2013

Hoosh - HOOSH (2012)

Nasce nel 2008  un duo scoppiettante dal nome Hoosh, avente l'intento di sperimentare il genere electro- alternative rock. 
Ripercorrendo l'impronta alternative dei The Kills, presentiamo: Eryx cantante ed autrice dei testi , The Jab chitarrista e detentore dell'idea folle e riuscita di formare un duo al quanto graffiante e, con l'aggiunta successiva di Simone “Red” Del Gobbo che  li supporta  nei Live, sedendo dietro alle pelli.
E' proprio nel 2012 che viene al mondo il loro primissimo contributo musicale, l'album  dal titolo “Hoosh” che con le sue 15 tracce promettenti e sensuali ci permette di effettuare un percorso alternative particolare, raffinato ed elegante.
Rivolti ad un pubblico di certo ristretto e selezionato, ricordiamo alcune delle tracce  (Stars in the city, Rain, Last song for A.)   che possono catturare l'attenzione degli ascoltatori data la tecnicità degli artisti e la profonda, studiata voce della cantante
Il pezzo di chiusura  dal titolo  “I'm Broken” segue una linea sperimentale, propria degli amanti “electro- alternative” , urlante, vociferato e  aggressivo.

L'album segue una linea coerente e precisa, ogni traccia ha la sua giusta allocazione e consequenzialità, riuscendo a sortire nell'insieme l' effetto desiderato.  Consigliamo il prodotto a chi vuole ascoltare un proseguo di questo genere che ribadisce l'idea di un alternative rock sudato e tecnico.

TrackLists:

1- Selfish
2- Stars in the city
3- Useless
4- Last song for A.
5- Black snow (it's you)
6- Man in the rain
7- Maya's veil
8- Just a boy
9- Monsters and co.
10- Alone
11- Not clever
12- Rain
13- Believe
14- You don't like your girlfriend
15- I'm broken








giovedì 23 maggio 2013

Nightshame - SHAME (2013)


Nati nell'inverno del 2011, come cover band dei Ramones, i Nightshame cominciano nell'autunno del 2012 a scrivere pezzi loro, e a suonare in vari locali. Il gruppo nasce dall'incontro di Bill Jama (Voce), Matias E.Reyes (Chitarra) e Simone Cafarella (Basso), alla quale in seguito si unisce anche Enrico Butelli (Batteria). Nella primavera del 2013 pubblicano il loro primo lavoro in studio autoprodotto. Per circa due mesi il gruppo si è incontrato una volta alla settimana registrando l'EP con la supervisione di A. Romito.

I Nightshame sono una band che rompe i culi anche alle scimmie sia chiaro!
Mi è arrivato questo Ep dal titolo “Shame”, composto da 8 brani più intro, che suona come dovrebbe suonare qualsiasi disco punk che meriti questo appellativo.
Il disco è davvero un ritorno al passato, sembra di esser tornati nel ’77, ma la cosa che più mi ha intrigato è stato la facilita’ nel far nascere delle sonorita’ che vanno dal quel punk sporco e sincero dei “Sex Pistols”, a band dei giorni nostri come i grandissimi “Rancid” e mi piace citare anche gli inglesissimi “Skallywags”.
Il disco inizia con un Intro di stampo “Rancid”, per poi iniziare a bomba con “Pander Smile”, subito dopo troviamo “Tigerdog”, un pezzo che adoro e che è pieno di sonorita’ ‘90s , corrono veloci come cavalli imbizzarriti i pezzi successivi, “Nailless”, “Criminal” che ricorda vagamente il punk dei Bad Religion con una linea vocale a tratti melodica e a tratti sfatta e un finale da pogo assassino.
“She monster”, Nightshame”, Smell of Poor”, e “Old Bitter Heart”, concludono questo Ep davvero valido alle orecchie di chi ancora capisce quale sia il vero punk e non la merda che suonano al giorno d’oggi, che l’Italia è satura di “Emo-post-indie siamo fighi solo noi” …

Per me la recensione può finire anche qui, perché le parole stanno a zero, quindi mettete questo cazzo di disco nello stereo e ascoltate sti ragazzi che meritano davvero tanto, staccatevi dalle cagate che vi propone Rockit, e se proprio preferite seguire la massa modaiola… allora significa che di musica non capite proprio un cazzo.


TrackLists:

1-INTRO
2-Pander Smile
3-Tigerdog
4-Nailless
5-Criminal
6-SheMonster
7-Nightshame
8-Smell of Poor
9-Old Bitter Heart




mercoledì 22 maggio 2013

Cani Dei Portici - CAVE CANEM (2012)


I Cani Dei Portici si formano nell’inverno del 2010 a Bologna, però questi CDP provengono tutti e tre dall’hinterland crotonese, e dopo due anni decidono di registrare,presso il Red Angela Studio di Castel Maggiore, il loro primo demo “Cave Canem”, composto da 11 brani sia strumentali che cantati.

Il demo parte come una bomba, sonorita’ dall’attitudine stoner e Claudio che urla ossessivamente “Cave Canem”, titolo della prima traccia, per poi esplodere in un muro di distorsioni “muffose”, belli anche i continui sali e scendi per poi dissolversi come una nuvola di nebbia tossica.
“Septem” ci trascina in quel mondo sognante che tanto ci piaceva ascoltare negli Smashing Pumpkins degli anni’90, con i suoi bei 4min. di trip sonoro e con la totale assenza di voce, che rende il pezzo unico e al limite della paranoia, un elemento che ritroviamo positivamente per tutto il demo.
Arriviamo alla traccia di mezzo, “Frigge la carne”, che parte in maniera tranquilla per poi esplodere in un ritornello dal sapor “Marleniano”, con un bel testo intenso e una voce che a tratti sussurra e a tratti vomita odio.
E’ con “Tria”, un pezzo che possiamo definire quasi “metallurgico”, e con “Notturno 62” che arriviamo alla traccia finale dal titolo “Orient Express”.
Una chiusura fantastica, a tratti malinconica e con una batteria sostenuta nei giusti punti.

Finisce così questo “Cave Canem”, un demo che ha destato da subito la mia attenzione e che tutto sommato ho apprezzato quasi per intero, ecco magari la traccia che proprio non è riuscita a convincermi è stata “Tria”, ma per il resto non ho nulla da dire e aspetto il prossimo lavoro con la speranza di ascoltare una produzione soprattutto migliore.
Grandi Cani bastardi, in bocca al lupo per tutto.


TrackLists:

1-Cave Canem
2-Septem
3-Frigge la carne
4-Tria
5-Notturno 62
6-Orient Express






venerdì 17 maggio 2013

Topsy The Great - STEFFALD (2012)


Gruppo formatosi a Prato nel lontano 2008, che con estrema cura,  attua una sperimentale mistura dei generi punk e noise attraverso una scomposizione ritmica dei suoni.
Sovvertono l'idea comune del suono amplificando la batteria, ci tengono a sottolineare anacronisticamente ‘70 s, e  amplificatori a transistor.
La loro creatività si esplica già dal nome scelto, infatti, vi è un' idea ben precisa, che è rendere tributo a Topsy, elefantessa abbattatuta, con lo scopo di sperimentare l'uso domestico della corrente alternata .

Accomunati da un progetto che ritengono di ribalta sociale, nel corso del 2011, nasce,  per  FromScratch e SantaValvola Records, il loro disco d'esordio dal titolo “Steffald”, che descrive attraverso le sue dodici traccie, una famiglia immaginaria e lugubre.
Ascoltando le  tracce, si è potuto constatare che di certo i Topsy The Great  sono dei soggetti che non si lasciano intimorire facilmente. Con il primo pezzo “Lalboom” si ha un' ossessiva e continua  riproposizione di suoni forti,decisi, e un rimando continuo alla stessa sonorità,  aspetto riproposto anche in  “Minuto”.
Stiamo ripercorrendo un racconto suonato,  la storia dei Topsy, che sono pronti ad ossessionare le vostre orecchie fin  quando non riuscirete a comprendere la loro vita, e stavolta , loro s'intrufolano nelle vostre menti, infatti in vol. II si vive proprio questa sensazione.
Nella quarta traccia ,“Tere Effe”, è presente  un dinamismo e  una velocità  quasi inquietante, loro sono irraggiungibili ricordatevelo; sono pronti a raccontarvi quello che neanche immaginate.  In  “V.  D’Adda” , i membri della famiglia vi seguono attraverso suoni ripetuti strategicamente .
Seguono  le tracce “Micizzo” ,“Slurp”, “M'Ery”e “Bastoni”, “Mela Fuji” e “Ciro Pasticche” dove non vi riveliamo cosa accadrà, in quanto, la storia deve essere vissuta attraverso l'ascolto.
Il pezzo che chiude  questo complesso e accurato lavoro, è “Giangol”, un pezzo oscuro e sensuale. La famiglia immaginaria vi saluta  con ripetute schitarrate .

Consigliabile a tutti i pazzi, schizofrenici e ribelli che non si lasciano intimorire. 


TrackLists:

1-Lalboom
2-Minuto
3-Vol. II
4-Tere Effe
5-V. D'Adda
6-Micizzo
7-Slurp
8-M'Ery
9-Bastoni
10-Mela Fuji
11-Ciro Pasticche
12-Giangol




Malatempora - VITE PARALLELE (2012)


I Malatempora sono un gruppo salernitano, composto da:  Raffaele Grisani (chitarra e voce), Mario Provitera (Basso), Gabriele Albano (Batteria). Ci Propongono un  Ep dal titotolo“Vite Parallele”, andiamo ad analizzarne le tracce.

Questo disco si apre con “Castelli di sabbia”, una marcia a tratti malinconica, dai suoni speranzosi e nostalgici rimanda al ricordo di utopie svanite; segue la traccia, “ In Aria”,  commovente, delicata e dai  profondi significati.
In “Ilaria” si  esprime quella sensazione che pervade nel ricordo di storie passate e, che viene plasmata senz'altro nel “Pifferaio” , dove, viene privilegiato il suonato che complessivamente diviene più deciso, coraggioso e  sfrontato, ed  è come se, per un attimo ci si distaccasse da una sofferta  e  amara delusione.
La sensazione di  lontananza e di distacco  è una costante nel brano “Moniti Lontani” ha inizio con giochi vocali e prosegue con riverberi sofferti. Ci si immerge  in un miscuglio di tematiche sociali  nella traccia “Vetri e calci”, dove  si ha la certezza che le idee non vogliono e non possono svanire in un paese di briganti.
Nel brano di chiusura dell'Ep dal titolo “Mentre tu te ne vai” ( Il mio risveglio), aleggia la consapevolezza di un amore finito, infatti, al risveglio quel romanticismo provato svanisce e la voce esprime: “anche se piangerai è tardi mai”, quella delusione, diviene soltanto una sensazione da esprimere dentro un brano.

Consiglio vivamente l'ascolto del nuovo prodotto  dei Malatempora “Vite parallele”,che senz'altro meritano di  far parte della nuova scena musicale indipendente italiana.


TrackLists:

1-Castelli di sabbia

2-In Aria
3-Ilaria
4-Il pifferaio
5-Moniti lontani
6-Vetri e calci
7-Mentre tu te ne vai (Il mio risveglio)


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Backing Band Project - DRASS N' BUM (2013)

Oggi vi presento un duo molto interessante (Basso&Batteria), loro sono i Backing Band Project, e arrivano direttamente da Verona. Si formano nel 2010, incenerendosi all'interno della sala prove fino al Gennaio del 2011, quando iniziano a creare pezzi propri sotto l'influenza di band come Queens of the Stone Age, Wolfmother o Them Croked Vultures.

A Marzo 2013 esce "Drass n' bum", un Ep che spara suoni densi e cattivi. Il pezzo d'apertura si chiama "FBI", dove basso e batteria si rincorrono, fino a creare una furia di follia pura per poi lasciare spazio all'intro di basso ultra distorto di "Incubus", una traccia che va dritta al dunque che lascia il posto a "Sam is a Punk Rocker. "Crazy Snare" e "West", chiudono il disco lasciando la voglia di vedere questa band su un palco, e ben venga che ci facciano sanguinare le orecchie!

Dal mio punto di vista li ho trovati parecchio originali, gia' solo per la scelta coraggiosa di voler alzare su una band formata solo da basso (distortissimo) e batteria., quindi dategli più di un ascolto e alzando a palla lo stereo... mi raccomando!

TrackLists:

1-FBI
2-Incubus
3-Sam is a Punk Rocker
4-Crazy Snare
5-West

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mercoledì 15 maggio 2013

The Flying Madonnas - DEMO_N. EP (2012)


I the flying Madonnas o psichedeliche “madonne volanti”, realizzano nel Giugno 2012, per la New Sonic RecordS,  un EP dal titolo “ Demo _ N”,  amalgamando  per virtù dello Spirito Santo un mix di Noise, Mathrock e  psichedelia trascendentale.

Le cinque tracce  proposte inducono l’ascoltatore ad intraprendere un viaggio alla riscoperta di un genere del tutto sperimentale  dove,  regna indomata la distorsione dei sensi e la ricerca del surreale.
Il viaggio ha inizio con  “Nonna Alien”,  dalle sonorità decise ed inquiete, stiamo muovendo i primi passi verso il cammino psichedelico .  Segue  “Cristo Rave” che ci invita , attraverso l’uso strategico dei synth, all’esplorazione di un mondo tutto nuovo, anti-convenzionale, dov’è possibile trovare suore in giarrettiera che invocano il perdono della “Voce narrante” rappresentata in questo caso dal basso. Indisturbata prosegue la centrale traccia “diciannovenni nei '90”, si ha a tratti la sensazione di  ritrovarsi  catapultati  in un mondo  in  costante movimento.
Nell’enigmatica “Bruxismo”, stiamo investigando, muovendoci insospettiti, e anche qui vi è la presenza costante  del basso e dei synth ,  che ci permette di aprire le porte  al caos.
Il The end per eccellenza  lo propone  “La Chanson Du Petit Clergè Batard” , possente, forte  dai suoni decisi che ci permette di tornare alla realtà, ricordandoci che tutto questo è soltanto surreale.

Meritevole prodotto, consigliabile a tutti gli amanti del genere noise e non.
Il Trip è finito, ora potete andare in pace.. ma non prima di aver ordinato una copia di questo Ep stra-lisergico!

 TrackLists:

-Nonna Alien
-Cristo Rave
-Diciannovenni nei ‘90
-Bruxismo
-La Chanson Du Petit Clergè Batard

Preti Pedofili - FAUST (2012)


Nel 2011 nascono i Preti Pedofili, band foggiana formata da tre tizi vestiti da preti, ci sparano Faust, rifacendosi così al romanzo di Goethe.
L’Ep in questione esce a Luglio 2012, per la Toten Schwan Records , un disco massiccio di sonorita’ scure e belle cariche di distorsioni.

Sei tracce di insaziabile noise, ma non solo, infatti troviamo spesso richiami a quello che furono band come Bauhaus e quel che ne resta del Post punk/Gothic rock inglese.
C’è questa maledetta prima traccia, dal titolo Faust Erster Teil, un trip strumentale che induce l’ascoltatore quasi ad immedesimarsi in qualcosa di oscuro e malevolo, che di colpo si stoppa per lasciar spazio ad Impero, e qui l’attenzione viene catturata soprattutto dal ritmo massiccio della batteria e dalle distorsioni di chitarra che ricordano il disco dei Faust, Ravvivando.
Subito dopo parte La sera del 15 Ottobre, finalmente si sentono le urla, una miscela di echi quasi mortali, immorali e blasfemi, il tutto condito da un testo inquisitorio e per niente banale per poi passare a Feccia, dove una frase in particolare mi ha colpito: “ Mi laverò ancora una volta, per levarmi la tua faccia di dosso ” .
Con Streben, continua il viaggio “luciferino” che poi sfocia nell’ atto finale che chiude questo Ep,
Faust Zeiter Teil , come per quello iniziale, anche quest’ultimo è strumentale, una melodia che ti trascina verso l’infinito, lasciandoti incollato davanti allo stereo, con pupille dilatate e mascelle serrate.

Spero di ascoltare molto presto un nuovo lavoro di questa band foggiana, sento di dare un consiglio a questa band, magari registrate in un posto decente che sappia valorizzarvi ancora di più.. in bocca al lupo stronzetti!

TrackLists:

-Faust Erster Tail
-La sera del 15 Ottobre
-Feccia
-Streben
-Faust Zeiter Teil



martedì 14 maggio 2013

Go Werther Go - MANTRA MORTI PER GLI ANNI ZERO (2012)


Il tale che ha composto queste canzoni si autoproclama Cristo pagano di tutti i diseredati e parla di se soltanto in terza persona.
Lui è Werther, vive in campagna ed è il peggior tipo che può capitarti di incontrare, In tasca ha solo due preservativi e un pacchetto di sigarette. 
Se non hai niente, non hai niente da perdere, ma se a mancarti è quel non so che, puoi sempre tuffarti in direzione del sole bugiardo con un sorriso da ebete stampato in viso, e convincerti che andrà tutto meravigliosamente.
Questo è quanto si legge nella sua biografia, il demo in questione, del giovine "Go Werther Go", è un dischetto di 4 tracks che non è per niente male, dal titolo "Mantra Morti per gli Anni Zero".
Il tema centrale del disco, è un malessere sociale descritto dall'artista, nel quale ci si trova spesso catapultati in una vita senza via d'uscita, a dover fare i conti con storie d'amore quasi distruttive pur di far felice chi ci è vicino. Appunto come recita la seconda traccia "I figli di papa' innamorati". 
Qui il giovine Werther scrive: "Noi non proviamo/niente di niente E le rispondo/amore Non preoccuparti/perché in fondo Cosa ci frega/se abbiamo I nostri/fottuti loft?

Ad aprire le danze è "Sara è a zero", un pezzo che rimanda spesso al Grunge nudo e crudo dei Nirvana e dei Pagoda, la band dell'attore Michael Pitt.
Un pezzo semplice e diretto, con un testo quasi claustrofobico, ed una linea vocale annoiata da Tivù sintetiche e Radio tossiche.
La terza traccia del disco si chiama "Dams", e devo dire che è anche quella che ho apprezzato di più insieme alla prima.
Un bel giro di chitarra, e un continuo sali e scendi di note che facilmente ti entra in testa, il tutto accompagnato da un testo davvero figo e a tratti ironico: "Con la mia cultura alternativa/Andrò dritto alla deriva".

E' un lavoro fatto con la passione, magari avrei speso qualche ora in più in fase di produzione, ma comunque è un album che consiglio a tutti quei nostalgici degli
anni '90, e anche a chi è interessato nel conoscere le nuove realta' del nostro Paese, che purtroppo hanno sempre troppo poco spazio e che magari meriterebbero qualche considerazione in più.

Il nostro in bocca al lupo a Go Werther Go, e come direbbe lui: "Senza paracadute,con un abito impeccabile. Essere più di un modo di dire/Essere un nuovo modo di dire/Essere moderno dentro al vortice di tutti i clichè".

TrackLists:

-Sara è a Zero
-I Figli di Papa' Innamorati
-Dams
-Fallire


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lunedì 13 maggio 2013

Chelsea Light Moving

Nuovo progetto di Thurston Moore, molto sonicchiano ma anche molto più incazzato!


venerdì 10 maggio 2013

Non Dirmi Mai DiNoise

Blog nato per sovvertire qualunque forma di romanticismo.
Se credete di essere abbastanza psichedelici contattateci.
Punto